Guida alla tesi di laurea magistrale

Modalità di iscrizione alla prova finale e consegna della tesi

Le sessioni di laurea si svolgono secondo il calendario didattico approvato dal Dipartimento (vedi il calendario e le scadenze).
L’iscrizione alla prova finale avviene con la conferma della domanda online ed il pagamento della tassa di iscrizione.
Si accede alla compilazione della domanda alla pagina: https://servizionline.unige.it/studenti/domandalaurea.
La domanda può essere confermata solo quando lo studente ha terminato gli esami.
Con la conferma della domanda, il sistema on line genera il bollettino per il pagamento della pergamena, rendendolo disponibile dalla voce “Tasse e Benefici” dei servizi online agli studenti.

Regolarità della posizione amministrativa
Prima della scadenza per confermare la domanda di laurea i laureandi sono invitati a verificare che i voti registrati in carriera corrispondano a quelli accettati, segnalando con urgenza eventuali discrepanze alla Segreteria studenti, con email a studenti.soc@unige.it.
Lo stesso indirizzo dovrà essere utilizzato anche per i quesiti in merito alla regolarità dei propri pagamenti.
Alla scadenza per la consegna della tesi i laureandi dovranno verificare che non vi siano pendenze con la Biblioteca che dovrà essere contattata anche solo per comunicare che non sono stati presi libri in prestito, scrivendo all’indirizzo di posta biblio@economia.unige.it o recandosi presso i locali siti in Via Vivaldi 5.
La mancata regolarizzazione dei prestiti può comportare la non ammissione all'esame di laurea.

Procedure per laurearsi
Lo studente, dopo aver concordato con il docente di riferimento il titolo definitivo dell'elaborato finale, avvia la compilazione della domanda di laurea, preoccupandosi di conoscere le scadenze entro le quali:

  1. Confermare la domanda e pagare il bollettino di 16 Euro per la stampa della pergamena. 
    Predisporre la versione definitiva della propria tesi in formato .pdf (per l’archiviazione prevista dalle norme) in dimensioni ridotte (come procedere per ridurre le dimensioni del file);
  2.  Caricare il file in pdf della tesi tramite la funzione UPLOAD nel Repository di Unige all'indirizzo https://unire.unige.it/
  3. Concordare con il proprio relatore e con il correlatore (quando gli sarà noto tramite il calendario delle sedute di laurea che riceverà tramite posta elettronica) il formato da loro preferito per disporre della tesi (file; eventuale cartaceo con rilegatura informale; cartaceo con rilegatura classica; …) e provvedere all'invio o consegna della tesi a entrambi prima della data di discussione.

Il docente relatore:

  • Viene informato dell'avvenuta conferma della domanda di laurea tramite email emessa in automatico dal sistema on‐line;
  • Approva (o rifiuta) la domanda di laurea;
  • Effettua il controllo antiplagio sul file della tesi ricevuto dal proprio candidato;
  • Comunica alla Segreteria didattica i nominativi degli studenti non ammissibili all’esame di laurea.

Modifica del titolo della tesi
Per modificare il titolo inserito nella domanda di laurea già confermata il laureando dovrà scrivere all’indirizzo sportello@economia.unige.it indicando il nuovo titolo e la relativa traduzione in inglese.

Slittamento della domanda di laurea
Dopo la conferma della domanda di laurea solo la Segreteria didattica del dipartimento può effettuare lo slittamento dell’iscrizione alla prova finale ad una sessione successiva. Gli interessati possono farne richiesta scrivendo a sportello@economia.unige.it

Ritiro della pergamena di laurea
Sarà possibile controllare le sessioni per le quali è possibile ritirare la pergamena alla pagina e le modalità alla pagina   https://www.studenti.unige.it/iscritti/lauree/pergamene/.

Ritiro del certificato di laurea
A decorrere dal 1° gennaio 2012 (art. 15 Legge di Stabilità 2012) Enti pubblici e Gestori di pubblico servizio devono obbligatoriamente accettare le autocertificazioni.
Tuttavia, in caso di necessità diversa, lo studente potrà richiedere un certificato attestante il titolo conseguito allo Sportello Unico della Scuola di Scienze sociali, munito di marca da bollo da 16 euro e documento d’identità.

Si suggerisce di attendere almeno una decina di giorni dalla proclamazione.

Sessioni di laurea e scadenze


Le sessioni di laurea e le scadenze amministrative sono pubblicate sulla pagina del sito internet del Dipartimento dedicata.

 

Caratteristiche della tesi di laurea magistrale


La tesi può avere ad oggetto argomenti legati a tutte le discipline del percorso quinquennale, purché coerenti con il quadro culturale e gli obiettivi formativi del corso di studio, nonché attinenti agli interessi e alle esperienze maturate dallo studente (es. tirocinio, Erasmus).
Può essere richiesta a un qualunque docente del Dipartimento, purché titolare di insegnamento afferente ad un raggruppamento scientifico disciplinare presente nel piano di studi magistrale dello studente fra i Caratterizzanti o gli Affini.
Nel caso in cui con il docente individuato non sia stato sostenuto alcun esame nel percorso magistrale, è necessario ottenere preventiva autorizzazione da parte del Coordinatore.
La tesi di laurea magistrale deve caratterizzarsi per l’originalità del tema, del metodo e/o dei risultati ottenuti, nonché per un rigoroso metodo di ricerca, completi ed aggiornati riferimenti bibliografici, approfondita conoscenza della materia e capacità di analisi critica.
Può essere redatta in lingua inglese purché accompagnata da un abstract in italiano.
La valutazione della prova finale verterà sull’acquisizione delle seguenti competenze:

  1. Essere in grado di svolgere un lavoro autonomo applicando le conoscenze acquisite nel percorso di studi;
  2. Sapersi documentare e informare in modo corretto, ricercando fonti, recuperando materiale di carattere scientifico coerente con la tematica sviluppata, anche utilizzando le risorse elettroniche messe a disposizione dalle fonti ufficiali e dal Centro di Servizi Bibliotecari dell’Ateneo;
  3. Saper scrivere il risultato del proprio lavoro in maniera adeguata secondo la tipologia della disciplina di riferimento, in modo sufficientemente sintetico, utilizzando i termini corretti, citando le fonti e la bibliografia di riferimento;
  4. Essere in grado di presentare oralmente alla commissione il lavoro svolto e di discutere in modo efficace sulle questioni poste dai membri della Commissione.

Tesi di gruppo
Il relatore può assegnare un argomento di ricerca unitario o composito ad un gruppo di studenti (in numero non superiore a tre) quando ne ravvisi l’opportunità in relazione all’ampiezza e alla complessità del tema e ai metodi della ricerca.
Ogni candidato presenta:
- un elaborato individuale, che ha ad oggetto una parte o un aspetto della ricerca congiunta svolta dal gruppo (es. titolo generale eguale per tutte le tesi, sottotitolo specifico per ogni tesi)
oppure
- un elaborato coincidente con il lavoro complessivo del gruppo, nel quale sia tuttavia chiaramente individuabile l’apporto di ciascun candidato (es. titolo e testo unico della tesi per tutti i candidati, con indicazione in ciascuna copia della tesi delle parti espressamente attribuite a ciascun candidato).
I candidati dovranno laurearsi nella stessa sessione e discutere la tesi nella stessa seduta.
Ogni candidato dovrà presentare e discutere la sua tesi individuale, quale parte della ricerca complessivamente svolta dal gruppo, o almeno una parte dell’elaborato unitario.
La discussione dovrà comunque consentire la valutazione distinta di ciascun candidato.

Tesi preparate durante una mobilità Erasmus+
In coerenza con l’orientamento dell’Ateneo volto a valorizzare in maniera anche formale ogni esperienza di studio all’estero fatta dagli studenti, si ritiene opportuno valutare il lavoro per la tesi di laurea nel caso in cui questo (in toto o in parte) sia svolto durante l’Erasmus.
Con riferimento al valore della Prova finale (15 cfu), l’entità del lavoro da svolgere presso la sede estera potrà avere un riconoscimento di crediti variante tra 1 e 14 (valore che sarà caratterizzato nella carriera dello studente con un codice specifico).
Tale informazione verrà inserita nel Learning Agreement dello studente e quindi vagliata dal referente del CCS per le procedure Erasmus.

Fasi della preparazione


La preparazione della tesi comprende diverse fasi:

  • richiesta al relatore e definizione di tema del lavoro;
  • ampia ricerca bibliografica e studio dell’argomento;
  • stesura dell’indice;
  • stesura del testo.

Richiesta al docente relatore e definizione dell’argomento
Il consiglio rivolto agli studenti che stanno per intraprendere il lavoro in vista della prova finale è quello di richiedere la disponibilità a docenti di discipline che hanno suscitato il loro interesse nel Corso di studi.
Lo studente contatta il docente dell’insegnamento nel cui ambito intende svolgere il suo lavoro, in tempo congruo rispetto alla scadenza prevista per l’iscrizione all’esame finale.
La richiesta al docente può essere presentata quando allo studente mancano non più di 4 esami.
Il docente disponibile (relatore) concorda con lo studente un argomento teorico o pratico che deve poter essere affrontato con un impegno proporzionale ai CFU attribuiti alla tesi.

Ricerca bibliografica e studio dell’argomento
Sulla base delle indicazioni concordate con il docente in sede di definizione dell’oggetto dell’elaborato, lo studente approfondisce l’argomento attraverso la ricerca bibliografica.
In questa fase, lo studente è invitato ad avvalersi del CSB di Economia e del personale per imparare a consultare il ricco materiale a disposizione. Si ricordano in particolare le Riviste elettroniche, attraverso il servizio Trova Riviste anche da casa e le numerosi Banche dati (Abi Inform, Econlit, Science Direct o Wiley Interscience o Springerlink, ecc.). È anche possibile usufruire di Prestiti interbibliotecari, ossia consultare i cataloghi di altre biblioteche e richiedere, con congruo anticipo, il prestito del titolo prescelto.
Obiettivo di questa fase è chiarirsi le idee sul tema oggetto di studio e sui risultati delle ricerche precedenti sullo stesso argomento al fine di definire un indice del lavoro e di stabilire con un maggior grado di dettaglio i suoi obiettivi.

Stesura della scaletta di massima con definizione degli obiettivi
Consultando il materiale, è opportuno che lo studente appunti i riferimenti bibliografici, per tenerne traccia, andando a comporre così via via una bibliografia di massima.
Una volta presa confidenza con l’argomento, lo studente può passare a definire gli obiettivi del lavoro e l’indice.
Questi elementi vengono discussi con il docente al fine di raccogliere commenti e osservazioni.
Si tratta di un lavoro di impostazione cruciale poiché senza una chiara definizione delle finalità e un percorso logico coerente l’elaborato rischia di rivelarsi solo un esercizio di scrittura e non un lavoro organico e utile allo studente.
È necessario che lo studente non si limiti a riprendere quanto letto sui testi consultati, né a fare un collage tra parti attinte da fonti diverse (che risultano spesso scollegate), ma che integri le diverse fonti in relazione agli obiettivi del lavoro. In questa prospettiva, un indice dettagliato è un’importante guida per la scrittura dell’elaborato. Avere un indice che dà ordine e sequenza logica agli argomenti è infatti decisivo per non perdere il filo del discorso ed evitare salti logici, duplicazioni e perdite di tempo.

Stesura del testo
Dopo l’approvazione delle finalità del lavoro e del livello di approfondimento della trattazione, lo studente procede autonomamente nella stesura del proprio elaborato, leggendo e completando la ricerca bibliografica già iniziata nelle fasi precedenti. Questa attività è essenziale per la qualità dell’elaborato e sarà oggetto di valutazione con riferimento alle competenze sviluppate nel corso di laurea (in particolare, la competenza nel “Sapersi documentare e informare in modo corretto”) già indicata.
Solo dopo avere raccolto, visionato, studiato e organizzato il materiale, si è pronti per scrivere l’elaborato. Prima di iniziare è fondamentale preparare per ciascun paragrafo uno schema dei ragionamenti da esporre in modo da esaltarne la "consequenzialità logica"; ogni discorso deve trovare le sue premesse in quanto precede e deve porne di nuove per quanto segue. Si ricorda che l’autonomia di lavoro dello studente è oggetto di valutazione.
Una cura particolare deve essere riservata alla lingua italiana: il testo deve essere corretto, privo di errori di ortografia e sintassi e anche privo di errori di battitura (il correttore ortografico è un utile supporto, indispensabile ma non sufficiente). È quindi necessario rileggere attentamente quanto scritto anche più volte, prestando particolare attenzione ai termini tecnici (competenza soggetta a valutazione).
Con riguardo alla struttura del lavoro e alla relativa formattazione, si rinvia al paragrafo appositamente dedicato.
Nel testo vanno sempre indicati i riferimenti bibliografici dettagliati, ossia le fonti a cui si fa riferimento. Per la citazione di testo parola per parola, occorre usare le virgolette, riportando anche il numero di pagina corrispondente.

Struttura dell’elaborato scritto


La struttura del lavoro deve essere concordata con il relatore.
Si forniscono, in ogni caso, alcune indicazioni di massima relative a:

  • indice;
  • abstract (in italiano ed in inglese);
  • suddivisione della tesi in capitoli;
  • considerazioni di sintesi (conclusioni);
  • bibliografia;
  • formattazione e citazione della bibliografia.

Indice
Lo studente deve rispettare la consequenzialità logica del lavoro concordata con il relatore.
I titoli dei capitoli e dei paragrafi dovranno subito far risaltare il contenuto, evitando al tempo stesso frasi un po’ troppo “a effetto”, di taglio giornalistico.
L'articolazione dell'indice può essere a due livelli (capitoli e paragrafi) o tre (con aggiunta di sottoparagrafi). Articolazioni più spinte sono da evitare per il rischio di disperdere l'attenzione del lettore.

Abstract (in italiano e in inglese)
Deve essere breve, orientativamente compreso tra le 150 e le 200 parole.
Deve spiegare l’oggetto del lavoro, chiarire la motivazione che ha determinato la scelta dell’argomento e descrivere in estrema sintesi il metodo di ricerca seguito e i risultati ottenuti.

Suddivisione della tesi in capitoli
Premesso che ciascuno ha il suo modo di scrivere, personale e "indisponibile" (perlomeno entro certi limiti) da parte del docente, è tuttavia possibile fornire alcuni consigli pratici:utilizzare uno stile asciutto, conciso, periodi brevi e molto ordinati (soggetto‐verbo‐complementi);

  • usare la forma impersonale (evitando l’io e il plurale maiestatis);
  • evitare quando possibile neologismi di dubbia utilità; il lessico deve essere ricco e congruo con il tema discusso ma non eccessivamente ricercato;
  • spiegare ogni concetto o termine nuovo la prima volta che è introdotto nella trattazione e non oltre;
  • utilizzare grafici e tabelle (numerati progressivamente) solo quando aiutano la comprensione, evitarli quando disperdono l'attenzione, ricordandosi comunque di richiamarli e commentarli nel testo.

Considerazioni conclusive
Nelle conclusioni lo studente deve dimostrare di aver raggiunto una piena padronanza dell’argomento oggetto di studio e di essere stato in grado di perseguire gli obiettivi che si era prefisso grazie ad un’autonoma e critica valutazione delle problematiche emerse ed individuazione di concrete soluzioni.

Formattazione e citazione della bibliografia
L’elaborato finale deve proporre come prima pagina il frontespizio reperibile qui.
Salvo diversamente richiesto dal relatore, il testo deve essere formattato seguendo il seguente standard:

  • margini: destro e sinistro, inferiore e superiore 3 cm;
  • allineamento del testo: giustificato;
  • numeri di pagina: in basso a destra;
  • formato del testo: carattere Times New Roman 12, interlinea 1,5, rientro prima riga 1 cm;
  • formato delle note a piè di pagina: carattere Times New Roman 10, interlinea singola, nessun rientro;
  • formato della bibliografia: carattere Times New Roman 12, interlinea singola, rientro sporgente di 1 cm;
  • carattere grassetto solo per i titoli di capitoli, paragrafi, sottoparagrafi e per i numeri e la didascalia di grafici e tabelle;
  • numeri romani per i capitoli e i numeri arabi per i paragrafi e sottoparagrafi;
  • note a fine pagina e non al termine del capitolo con la precisazione che la numerazione delle note deve ripartire da 1 ad ogni nuovo capitolo

Grafici e tabelle
Hanno tutti un titolo (in alto) e sono contrassegnati da un numero progressivo dal quale si possa desumere la collocazione all’interno dei diversi capitoli: Tab. 2.3 (la terza tabella del cap. 2), Graf. 5.1 (il primo grafico del cap. 5), Fig. 1.1 (la prima figura del cap. 1).
Tutti riportano (in basso) l’indicazione della fonte (da riportare in bibliografia): es. Fonte: Istat, 2003: p. 235. Nel caso in cui la figura, il grafico o la tabella siano frutto di una propria elaborazione non si indica alcuna fonte. Se si tratta di una elaborazione di grafici, figure o tabelle presenti in una qualche fonte si indica: “Elaborazione sulla base di” es. Istat, 2003: p. 235.

Citazioni
Nel corpo del testo le fonti devono essere citate attraverso il richiamo, tra parentesi, del cognome dell’autore e dell’anno della pubblicazione. Esempio: Il reddito è inteso come variazione della ricchezza conferita dai proprietari, causata dallo svolgimento della gestione aziendale (Zappa, 1951) oppure Esempio: Le tre uguaglianze costituiscono nella teoria del Besta (1920) i teoremi derivati della partita doppia.
Se la fonte è di un numero molto elevato di autori è sufficiente l’indicazione del primo seguito da et al. Esempio: (…) la dimensione dell’impresa è l’elemento principe che guida la progettazione organizzativa (Pugh et al., 1963).
Nel caso in cui occorra citare letteralmente una frase od un (breve) passo tratto da una qualsiasi fonte la citazione deve riportare, inoltre, l’indicazione della pagina dalla quale il pezzo è stato tratto nella pubblicazione originale e la citazione deve essere inserita tra virgolette. Esempio: (…) “il taylorismo è molto di più che «lavoro in frantumi»: è una particolare forma di divisione del lavoro” (Butera, 1972: p. 16) oppure Esempio: (…) sembra utile allora richiamare a questo proposito quanto sostiene Torre (2002: p. 93): “un’efficace implementazione della flessibilità (anche del fattore lavoro) in azienda è favorita, a parità di condizioni, dalla presenza di una tecnologia non routinaria, di una struttura organica e di una cultura innovativa”.
Nel caso in cui occorra citare letteralmente una fonte in lingua straniera di cui si è consultata l’edizione italiana occorre richiamare entrambe le edizioni. Esempio: (…) “La determinazione del campo d’azione non può essere un atto arbitrario, unilaterale” (Thompson, 1967, ed. it.: 1988: p. 103).
Se la citazione della fonte in lingua straniera non è letterale, invece, si citerà solo l’anno dell’edizione originale. Esempio: (…) il caso presentato offre un esempio emblematico di come una tecnologia di concatenamento (Thompson, 1967) implichi un’elevata interdipendenza tra le unità organizzative interessate (…).
N.B.: le citazioni letterali, comunque, si giustificano solo in casi in cui è davvero necessario richiamare un pensiero od un concetto nella sua formulazione originale o quando si vuole dare particolare enfasi ad una certa affermazione o nel caso in cui su di essa si voglia argomentare una critica od un esame puntuale.
Ferma restando la necessità di citare esclusivamente le fonti effettivamente consultate, è possibile, in casi limitati, più spesso in nota, riportare nel testo una “fonte citata” (un testo citato nell’ambito di una fonte di cui si è in possesso ma che non è stata consultata in originale). La citazione in questo caso riporterà la dicitura “cit. in”. Esempio: Per un approfondimento si veda Rossi et al. (1975) cit. in Maggi (1988).

Bibliografia
Deve limitarsi alla bibliografia citata nell’elaborato, ordinata alfabeticamente per i cognomi dei diversi autori e cronologicamente nel caso di più lavori dello stesso autore. È caldamente consigliato predisporre la bibliografia man mano che si procede nella stesura dell’elaborato.
Le fonti devono essere inserite in bibliografia rispettando alcune specifiche convenzioni editoriali:
Articoli tratti da riviste scientifiche
Pugh D.S., Hickson D.J., Hinings C.R., MacDonald K.M., Turner C., Lupton T., 1963, “A conceptual Scheme for Organizational Analysis”, Administrative Science Quarterly, Vol. 8, n. 3, pp. 289‐315.
Monografie
Butera F., 1972, I frantumi ricomposti – Struttura e ideologia nel declino del «taylorismo» in America, Marsilio, Venezia.
Monografie in lingua straniera di cui è stata consultata l’edizione italiana.
Thompson J.D., 1967, Organizations in Action, McGraw‐Hill, New York (ed. it., L’azione organizzativa, Isedi, Torino, 1988).
Curatele
Rossi P., Mori M., Trinchero M. (a cura di), 1975, Il problema della spiegazione sociologica, Loescher, Torino.
Capitoli di libro
Maggi B., 1992, “La ricerca sociale nelle organizzazioni”, in Costa G. (a cura di), Manuale di gestione del personale, Utet, Vol. 1, pp. 83‐103.
Relazioni a workshop e convegni
Masino G., 2003, Nuove tecnologie per le decisioni, relazione presentata al IV Workshop dei docenti e ricercatori di organizzazione aziendale, Firenze, 13‐14 febbraio.
Risorse Web
Ciani E. e De Blasio G. (2014). A volte funzionano: i sussidi alla stabilizzazione dei precari. Risorsa web reperibile all’indirizzo: http://www.lavoce.info/archives/20619/funzionano-i-sussidi-stabilizzazi… (consultato 25 giugno 2014).
Livi Bacci M. (2014). Italiani verso la Gran Bretagna. Risorsa web reperibile all’indirizzo: http://www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=804 (consultato 25 giugno 2014).

Controllo antiplagio


Gli studenti devono utilizzare in modo corretto le fonti, citandole adeguatamente sia nel testo, sia nella bibliografia finale e riportando sempre tra virgolette le parole altrui.
Al fine di contrastare l’uso improprio delle fonti disponibili in rete, i testi degli elaborati finali vengono sottoposti ad un controllo antiplagio mediante apposito software. Lo scopo è educativo: si ritiene importante che gli studenti siano consci delle conseguenze giuridiche di natura sia penale sia disciplinare in caso di plagio.
Qualora il relatore ritenga che lo studente non abbia utilizzato correttamente le fonti, gli chiede di rivedere la tesi ed eventualmente di slittare l’esame di laurea ad una successiva sessione.

 

Esame di laurea: presentazione e discussione dell’elaborato


L’esame di laurea consiste nella presentazione e discussione pubblica dell’elaborato finale davanti ad apposita Commissione. Qualora la tesi sia redatta in inglese, lo svolgimento dell’esame di laurea dovrà comunque essere in lingua italiana.
La Commissione è composta dal Presidente e da almeno altri quattro docenti, tra i quali il correlatore (preferibilmente appartenente all’area scientifica dell’insegnamento nel cui ambito è stata svolta la tesi, salvo richiesta di correlatore di altra area, preventivamente formulata dal relatore, per tesi di argomento interdisciplinare).
Il Presidente è il garante del corretto svolgimento della prova, in particolare per quanto riguarda: l’impiego degli strumenti di ausilio; la garanzia di un tempo adeguato per la presentazione e discussione dell’elaborato e la collegialità della sua valutazione; l’appropriatezza dei comportamenti di tutti i presenti (docenti, candidati, pubblico).
È possibile utilizzare, ove il candidato lo ritenga opportuno, strumenti di supporto (es. PowerPoint) esclusivamente per illustrare tabelle, funzioni, dati, immagini, etc., necessarie ad integrare l’esposizione orale.
L’eventuale presentazione con video proiettore potrà essere realizzata predisponendo un file compatibile con il sistema operativo Windows 8.1 e con Microsoft Office 2013 caricato su chiavetta USB. Per la video proiezione sarà presente in aula un PC del Dipartimento, messo a disposizione del candidato.
Eventuali chiarimenti di natura tecnica possono essere richiesti all’indirizzo email tecnicidiec@economia.unige.it. A ciascun candidato è garantito un tempo sufficiente per dimostrare la capacità di esprimere in modo sintetico ed efficace il suo lavoro e di rispondere alle domande formulate dalla Commissione.

Voto finale dell’esame di Laurea


Il voto finale sintetizza tutta la carriera dello studente. Le modalità di calcolo si differenziano a seconda dell'anno di iscrizione "per la prima volta" al Corso di studi magistrale:

Modalità di calcolo riguardanti coloro che si sono iscritti al primo anno di corso dall'anno accademico 2017/18
Il voto finale risulta dalla somma di quattro elementi:
1) la media curriculare (espressa in centodecimi): è costituita dalla media aritmetica delle votazioni riportate negli esami sostenuti dallo studente ponderata in relazione al numero di CFU attribuiti a ciascun insegnamento o Altra attività formativa;
2) il voto 30 e lode, conseguito in un esame, si traduce in 31 qualsiasi sia il numero di CFU dell’insegnamento;
3) il conseguimento all’estero da 6 a 11 cfu comporta l’aggiunta di 0,5 punti; da 12 a 18 cfu l’aggiunta di 1 punto e oltre 18 CFU l’aggiunta di 2 punti;
4) la valutazione della prova finale: il punteggio massimo complessivo attribuibile alla prova finale è pari a 8 punti così assegnati:
     - punteggio variabile da 0 a 6 punti alla qualità dell’elaborato;
     - punteggio variabile da 0 a 2 punti alla capacità di presentare e discutere l’elaborato, rispondendo alle domande formulate dal correlatore e dalla Commissione.
Il voto finale deriva da un unico arrotondamento effettuato sul punteggio risultante dalla somma di tutti gli elementi precedenti.
L’arrotondamento avviene:
     - per difetto, laddove i decimali siano minori o uguali a 5;
     - per eccesso, laddove i decimali siamo maggiori di 5.
Ove il punteggio raggiunga (o superi) 110, su proposta del relatore la Commissione, all’unanimità, può attribuire la lode solo se in presenza di una carriera con un punteggio di almeno 104 e attribuzione massima di 6 punti per la tesi. La lode e la dignità di stampa devono essere votate all’unanimità. La richiesta della dignità di stampa deve essere preventivamente comunicata dal relatore, con adeguate motivazioni scritte, alla Direzione. Il Direttore provvede a nominare due correlatori e a trasmettere anche ai membri della Commissione la richiesta motivata.

Modalità di calcolo riguardanti coloro che si sono iscritti al primo anno di corso negli anni accademici 2015/16  e  2016/17
Il voto finale risulta dalla somma di tre elementi:
1) media curriculare (espressa in centodecimi): è costituita dalla media aritmetica delle votazioni riportate negli esami sostenuti dallo studente ponderata in relazione al numero di CFU attribuiti a ciascun insegnamento o Altra attività formativa;
2) lodi conseguite negli esami: ciascuna lode comporta un’aggiunta di 0.50 punti;
3) valutazione della prova finale: il punteggio massimo complessivo attribuibile alla prova finale è pari a 8 punti così assegnati:
     - punteggio variabile da 0 a 6 punti alla qualità dell’elaborato;
     - punteggio variabile da 0 a 2 punti alla capacità di presentare e discutere l’elaborato, rispondendo alle domande formulate dal correlatore e dalla Commissione.
Per il resto (arrotondamenti, assegnazione della lode e della dignità di stampa) valgono le stesse regole riferite agli studenti iscritti dall’a.a. 2017/18.

Modalità di calcolo riguardanti coloro che si sono iscritti al primo anno di corso negli anni accademici 2009/10, fino al 2014/15
Il voto finale risulta dalla somma di tre elementi:
1) media curriculare (espressa in centodecimi): è costituita dalla media aritmetica delle votazioni riportate negli esami sostenuti dallo studente ponderata in relazione al numero di CFU attribuiti a ciascun insegnamento o Altra attività formativa;
2) lodi conseguite negli esami: ciascuna lode comporta un’aggiunta di 0.50 punti;
3) valutazione della prova finale: il punteggio massimo complessivo attribuibile alla prova finale è pari a 9 punti così assegnati:
     - punteggio variabile da 0 a 7 punti alla qualità dell’elaborato;
     - punteggio variabile da 0 a 2 punti alla capacità di presentare e discutere l’elaborato, rispondendo alle domande formulate dal correlatore e dalla Commissione.
Per il resto (arrotondamenti, assegnazione della lode e della dignità di stampa) valgono le stesse regole riferite agli studenti iscritti dall’a.a. 2017/18.

N.B.: Ai laureandi appartenenti ad ordinamenti precedenti all’a.a. 2009/2010 vengono applicate le regole di attribuzione del punteggio previste dal Regolamento didattico di propria appartenenza.
Per maggiori informazioni rivolgersi allo Sportello Studente.

 

Ultimo aggiornamento 28 Gennaio 2024